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EduPlay, cura e riabilitazione con la video game therapy©

I videogiochi sono spesso demonizzati e considerati causa di isolamento sociale, dipendenza e comportamenti disfunzionali. Tuttavia, se utilizzati nel modo corretto e con il supporto di professionisti, possono trasformarsi in strumenti terapeutici potenti, capaci di favorire l'esplorazione emotiva, il miglioramento delle relazioni e lo sviluppo di competenze cognitive e sociali.La video game therapy è infatti una pratica innovativa che utilizza il videogioco per scopi terapeutici, riabilitativi ed educativi.Il videogioco crea un’opportunità di dialogo tra il giocatore e l’operatore, permettendo di far emergere gli aspetti relazionali che possono causare disagio. Attraverso il videogioco, la persona può esprimersi utilizzando gli strumenti che il gioco mette a disposizione, mentre chi osserva e partecipa può accogliere, interpretare e dare un nuovo significato a ciò che emerge. EduPlay, protocollo sviluppato da SpazioOff, rappresenta un esempio innovativo di questo approccio, trasformando il videogioco da semplice intrattenimento a strumento di cura e riabilitazione. Cos'è EduPlay EduPlay è una metodologia di video game therapy© ideata per affrontare il crescente fenomeno del ritiro sociale negli adolescenti, amplificato dal lockdown legato al Covid-19. Questa tecnica nasce per rispondere al bisogno di supportare ragazzi che, rifugiandosi nel mondo digitale per sfuggire a bullismo o fragilità familiari, rischiano dipendenze videoludiche o forme…
Pubblicato il 26/02/2025
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Lavori in Corso: un progetto per l’inclusione lavorativa

"Lavori in Corso" è un progetto nato per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro per persone con disabilità fisiche, intellettive o psichiche. Finanziato da Regione Lombardia il progetto si sviluppa attraverso percorsi personalizzati e laboratori innovativi, con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e lavorativa. Le due linee di intervento Il progetto integra due principali linee di intervento. Il laboratorio ergoterapico di Lograto A Lograto, dove è stato realizzato un laboratorio ergoterapico, vengono accolte persone con disabilità provenienti dai 15 Comuni dell’Ambito 8 della Bassa Bresciana Occidentale. Il progetto promuove inoltre attività di rete tra scuole, famiglie e realtà del territorio, favorendo percorsi di tirocinio e inserimento lavorativo mirati, in linea con le capacità e le aspirazioni di chi partecipa. Particolare attenzione è rivolta a due fasce specifiche: giovani dai 16 ai 21 anni, spesso in uscita dal percorso scolastico, e persone over 45 che incontrano difficoltà nell’accesso al mercato del lavoro. L’evento di Orzinuovi: un ponte tra scuola e lavoro Il 5 febbraio scorso, a Orzinuovi, si è svolto un evento dedicato al passaggio tra scuola e mondo del lavoro, un’occasione per famiglie e giovani con disabilità fisiche o psichiche di conoscere meglio il progetto e i suoi risultati. Durante…
Pubblicato il 24/02/2025
Immagine Parità di genere

Parità di genere

Comunità Fraternità: un traguardo importante verso la parità di genere Il 3 dicembre 2024 segna un traguardo storico per Comunità Fraternità: la certificazione UNI/PDR 125:2022 attesta il nostro impegno concreto verso un ambiente di lavoro equo e inclusivo. Un riconoscimento che va oltre il simbolico, trasformandosi in un punto di partenza per un cambiamento reale. Questa certificazione non è solo un attestato di valore, ma la dimostrazione concreta di un percorso che abbiamo scelto di intraprendere con responsabilità e determinazione. La nostra politica per la parità di genere Negli ultimi mesi, abbiamo lavorato intensamente per dotarci di strumenti concreti e misurabili, con l'obiettivo di costruire un ambiente di lavoro sempre più inclusivo e rispettoso delle diversità. Abbiamo adottato una politica aziendale dedicata alla parità di genere e redatto linee guida che rappresentano il cuore pulsante del nostro impegno. Un Comitato Guida è stato istituito per monitorare costantemente il processo e garantire che il miglioramento sia continuo e sostenibile. Tutto questo si integra in un solido piano strategico triennale che ci guiderà nel raggiungimento degli obiettivi, con la consapevolezza che ogni passo avanti richiede impegno, responsabilità e un lavoro di squadra. Il nostro sistema di gestione per la parità di genere…
Pubblicato il 24/02/2025
Giovani e lavoro oltre la pena - logo blocco 20

Giovani e lavoro oltre la pena

Finanziato da Regione Lombardia, il progetto "Giovani e lavoro oltre la pena", promosso da Comunità Fraternità come ente capofila, offre un’opportunità concreta di reinserimento sociale e lavorativo per giovani detenuti e detenute dai 18 anni in su. Attraverso un approccio innovativo basato su percorsi laboratoriali, supporto personalizzato e formazione professionale, il progetto trasforma il periodo detentivo in una fase di costruzione di nuove prospettive di vita. Obiettivi del progetto Il progetto risponde a bisogni concreti emersi durante il confronto con l’Amministrazione degli Istituti Penitenziari Bresciani. Gli obiettivi principali sono: Laboratori di lavoro interni e formazione professionale Oltre ai laboratori creativi ed espressivi, il progetto ha avviato percorsi di inserimento lavorativo all’interno delle strutture detentive, offrendo ai detenuti la possibilità di sviluppare competenze professionali spendibili nel mercato del lavoro. Blocco 20, uno spazio dedicato al lavoro e alla formazione professionale, è attivo dal lunedì al venerdì e ospita attività strutturate in diversi settori: Laboratori espressivi e creativi Ogni settimana, nei carceri di Canton Mombello e Verziano, educatrici, educatori e professionisti/e guidano laboratori espressivi e creativi, pensati per offrire ai giovani detenuti e detenute strumenti di crescita personale. Questi laboratori rappresentano non solo momenti di apprendimento, ma anche occasioni per costruire un…
Pubblicato il 24/02/2025
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Comunità in Azione

Comunità in Azione è un progetto innovativo che sta riscuotendo grande successo, in particolare tra le persone ospiti delle comunità terapeutiche Il Frassino, Il Platano e La Farnia. La sua forza risiede nell’approccio partecipativo: le persone coinvolte sono protagoniste attive in tutte le fasi, dalla progettazione all’attuazione delle attività. Questo metodo non solo valorizza le loro competenze, ma rappresenta anche un’importante opportunità di reinserimento sociale, promuovendo autonomia, collaborazione tra utenti, operatrici e operatori, e generando nuove idee e modelli di intervento replicabili in futuro. Il progetto ha tre obiettivi fondamentali: Teatro, Sport e Prevenzione Il progetto si articola in tre macroaree: teatro, sport e prevenzione. Il laboratorio teatrale, al quale partecipano attivamente una ventina di utenti, culminerà in tre rappresentazioni previste in primavera. La prima si svolgerà a Ospitaletto, con il patrocinio del Comune. Sul fronte sportivo, a febbraio ha preso il via un percorso di padel, che si concluderà con un torneo. In primavera saranno avviate attività di calcetto e beach volley, con tornei che coinvolgeranno associazioni e cooperative del territorio. Queste esperienze, oltre a favorire il benessere fisico, rappresentano occasioni di socializzazione e crescita personale. A completamento del progetto, in estate si terrà una Camminata Colorata, un evento…
Pubblicato il 24/02/2025
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Storie di storie: 30 anni di Comunità Fraternità

Quando si utilizza la parola “storia”, si pensa inevitabilmente ad eventi che sono accaduti nel passato. Per farlo si utilizzano “fonti”, più o meno certe, che derivano da testimonianze e racconti, documenti o reperti che parlano e rivelano un “sapere” già accaduto e narrato. Conoscere la storia è avere conoscenza delle proprie “radici”, chi siamo, da dove veniamo e successivamente dove stiamo andando… Ci sono storie personali e ci sono storie collettive, vissuti interiori e sensazioni comuni, esperienze che si incrociano o che si sovrappongono, vicende parallele che non si incontreranno mai. Ci sono storie narrate e ci sono storie vissute… Necessari per scrivere una storia sono due “elementi”: lo scrittore ed il lettore/ascoltatore, senza i quali essa non può esistere e perde la sua stessa essenza. È questo il senso di “Storia di Storie”; ciascuno di noi può essere narratore e ascoltatore, perché quella di questi 30 anni di Comunità Fraternità, ma ancor prima di Fraternità – nata “ufficialmente” come comunità di accoglienza il 1° novembre 1978- è una storia reale e scritta a più mani, da tante persone. Esse con la propria esperienza, hanno contribuito in modo diretto e personale a realizzare quell’utopia che don Corrado Fioravanti aveva trasmesso…
Pubblicato il 01/02/2023
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Ogni giorno Comunità Fraternità accoglie, sostiene e accompagna persone in difficoltà, offrendo loro opportunità di rinascita e inclusione.  Con il tuo 5x1000 puoi fornire il tuo contributo supportando progetti concreti che restano sul territorio. Come donare il tuo 5 per mille a Comunità Fraternità Se presenti la dichiarazione dei redditi Può destinare il 5 x 1000 a Comunità Fraternità inserendo il codice fiscale 03221920170 e la tua firma nell’apposita casella denominata: “a sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità  sociale” del tuo 730, Unico o CUD. Se non hai l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi Anche se non hai l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi puoi donare il 5 per mille. Puoi farlo utilizzando la scheda allegata al CUD e presentandola allo sportello di un ufficio postale o a un intermediario (professionista, CAF, banca, ecc.) in busta chiusa con la scritta “Scheda per la scelta della destinazione del cinque per mille dell’IRPEF”, indicando il tuo nome, cognome e codice fiscale.
Pubblicato il 20/03/2020